L’apertura dell’anno sociale 2025/2026 avrà luogo domenica 14 settembre 2025 presso il Monastero buddhista Samten Ling di Graglia Santuario con una speciale cerimonia beneaugurale che vedrà coinvolti praticanti e pubblico.
I monaci dei monasteri di Lamayuru e Atitse hanno consegnato al nostro Maestro, Sua Eminenza Nawang Dorje Tenzin Niynje Konciok Gyaltsen Paljin Tulku – in occasione dei festeggiamenti svoltisi in Ladakh per il 30º anniversario del suo insediamento sul trono di Atitse – due pietre che verranno murate nella struttura del Tempio, come già avvenuto nel 2002 con una pietra del monte Kailash.
Piccoli frammenti provenienti dal Monastero di Atitse verranno benedetti e distribuiti ai partecipanti perché li custodiscano nelle proprie case. Con questo gesto verranno simbolicamente portate le energie di Atitse al Samtenling come segno di amicizia fra i popoli e di unione tra Oriente e Occidente.
Il Ladakh, regione del nord dell’India situata ai piedi dell’Himalaya e culturalmente profondamente legata al Tibet, è da secoli un crocevia di spiritualità e un centro vitale del buddhismo vajrayana.
In questa terra di grande sacralità, nel 1995 è stato ufficialmente riconosciuto Lama Paljin Tulku Rinpoce come reincarnazione di Je Paljin, insigne Lama vissuto intorno al 1600. Je Paljin è ricordato per aver contribuito in modo determinante alla diffusione del Dharma in questa regione e per le sue straordinarie qualità spirituali di yogin, che gli valsero l’appellativo di Drubwang, ossia “grande siddha/realizzato”. Lama Paljin Tulku Rinpoce oggi detiene il Trono del Monastero di Atitse, consolidando così un legame diretto con uno dei luoghi più significativi della tradizione Drikung Kagyupa.
L’inserimento nel Tempio del Samten Ling di due pietre provenienti dai monasteri di Atitse e Lamayuru non è un semplice gesto simbolico, ma un atto di grande valore spirituale: come se una parte viva di quella terra sacra e dei suoi monasteri giungesse a radicarsi tra le montagne delle Alpi Biellesi, sigillando un ponte che unisce Oriente e Occidente.
Questo gesto porta con sé le energie di una regione che da secoli custodisce la pratica del Dharma e testimonia l’indissolubile legame tra i luoghi originari della tradizione e la comunità che oggi li onora e li fa vivere in Italia.
A seguire:
L’incontro è gratuito ed è aperto a tutti.
Per motivi organizzativi, è richiesta la prenotazione: