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14 Novembre 2025

Astrologia: luci ed ombre del consulto


L’astrologia e le altre discipline divinatorie

Molte tecniche divinatorie propongono fondamentalmente, dal punto di vista operativo,  flash intuitivi discontinui: ovvero indicazioni ricche di dettagli, ma relative a circoscritti stati psicologici o specifici eventi futuri. L’indagine astrologica, eccettuati alcuni tipi d’analisi previsionali, offre invece un quadro articolato e coerente, che considera la vita del soggetto nella sua globalità e in rapporto con l’insieme delle energie celesti (natali e di transito, oppure relative a un tema di rivoluzione). 

In particolare, la mappa natale è un’opera aperta, la cui lettura può essere aggiornata nel tempo, ad esempio a distanza d’un certo numero d’anni. Con l’assommarsi delle esperienze e l’avanzamento evolutivo compiuto, saremo infatti verosimilmente riusciti ad attivare le nostre risorse interiori  a un livello più elevato: l’astrologo capterà e decifrerà per noi il progresso intercorso, oppure ci metterà in guardia rispetto a pericolose stagnazioni nelle nostre dinamiche psicologiche.

L’astrologo può improvvisare?

Diversamente da una lettura di Tarocchi, l’indagine astrologica non può essere effettuata all’istante, perché richiede un’approfondita riflessione preliminare. Alcuni astrologi improvvisano e possono anche essere abili nel farlo, grazie a una lunga esperienza e a una certa naturale sensitività. D’altra parte, salvo luminose eccezioni, può essere rischioso affidarsi a un astrologo che ricorra abitualmente a questa modalità.

Se l’astrologo non è adeguatamente preparato, certi suoi responsi rischieranno di minare la nostra fiducia in noi stessi, o ci instilleranno timori nell’affrontare e programmare il futuro. Ricordo una distinta conferenziera che esitava nel fissare le date dei suoi eventi per l’anno successivo, essendole stato predetto molto tempo addietro che proprio in quel periodo sarebbe morta, ciò che poi per fortuna non è affatto avvenuto!

C’è poi anche l’astrologo competente, che però comunica in modo troppo diretto, oppure possiede, magari senza rendersene bene conto, doti medianiche spontanee non abbinate a una profonda saggezza: potrebbe quindi ‘rovesciarci addosso’ intuizioni psicologiche o previsionali che, per quanto corrette, percepiremo  per anni o per tutta la vita come fonti di turbamento – perché rivelate in modo troppo brusco e senza adeguate cautele.

Cosa siamo davvero pronti a sapere?

Quello che in genere viene rilevato dopo mesi o anni di sedute psicologiche, un bravo astrologo può anche coglierlo in un solo consulto, e magari intuirlo senza prepararsi prima. Ma non tutto quello che vede potrà poi essere rivelato. Occorre infatti saper capire di cosa esattamente, in una certa fase karmica ed evolutiva, è opportuno che il consultante divenga consapevole. E soprattutto essere in grado di comunicarglielo con le giuste sfumature e con parole ben soppesate.

 Ad esempio, se percepiamo che il soggetto ha subito nell’infanzia un forte trauma, durante l’analisi accenneremo con delicatezza a questo tema. Tuttavia, se vedremo che il consultante, ammutolito, s’irrigidisce, non sarà rispettoso dei suoi confini interiori proseguire su tale versante: ogni nostra parola potrebbe risultare destabilizzante. Potremmo accennare, rimanendo sul vago, d’aver compreso cosa si agiti nelle pieghe del suo inconscio o del suo passato. Aggiungeremo inoltre che, quando si sentirà pronto, potremo eventualmente aiutarlo a dipanare, in modo dolce e graduale, le sue complessità interiori,  trasformandole alla luce dei messaggi evolutivi insiti nel suo tema natale. Ecco perché anche un astrologo molto esperto dovrebbe meditare attentamente su una carta celeste, prima d’esternare al consultante ciò che con immediatezza gli balzi all’occhio.

Un incontro spiacevole

Molti anni fa, a un convegno astrologico, durante la pausa pranzo, un chiromante seduto vicino a me mi chiese di mostrargli la mia mano. Io, allora ingenua ventenne, gliela porsi, e lui ne approfittò per proferire frasi inquietanti sul mio futuro. Per fortuna sapevo che la mia mappa astrale non supportava simili deliri. Immaginate però quanto male possiamo fare agli altri con estemporanee illazioni che ci fanno sentire ‘affermati veggenti’. Quell’episodio mi è servito da lezione.

Non affidate mai la vostra mano, i vostri dati di nascita o altre informazioni strettamente personali a operatori olistici di cui non conosciate (o non sentiate vibrare nell’aria al primo contatto) la sensibilità, la preparazione e i principi etici. E soprattutto non chiedete consigli a chi non abbia un orizzonte mentale più ampio del vostro, altrimenti, qualunque sia il suo livello tecnico di preparazione, non potrà capirvi, finirà per incasellarvi in categorie ristrette, limitanti e convenzionali. Esistono comunque numerosi astrologi sensibili e serissimi, una ricerca accurata vi porterà più facilmente a incontrare la figura giusta!

Autore

Cristiana Tretti – Studiosa di buddhismo indo-tibetano e mistica ebraica, allieva dal 1988 del ven. Lama Paljin Tulku Rinpoce e insegnante di canto indiano. Consulenze astrologiche a Milano e on-line – www.tesoroceleste.orgcristiana.tretti@tesoroceleste.org



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